Teodora, o Teodora Armena (815-867 circa), moglie dell’Imperatore bizantino Teofilo, è stata Imperatrice d’Oriente e successivamente reggente dell’Impero, come madre di Michele III, dal 842 al 855.
Nata in Paflagonia, una regione anatolica settentrionale, situata tra la Bitinia, la Galazia e il Ponto, era di origini nobiliari armene. I genitori, secondo i testi raccolti nel primo libro del Teofane Continuato, erano un ufficiale bizantino, Marinos, probabilmente appartenente alla famiglia nobiliare dei Mamikonian, e Teoctista Florina (Marinum patrem…drungarius…matrem…Theoctistam cognomento Florinam). Teodora aveva tre sorelle (Calomaria, Sofia ed Irene) e due fratelli (Bardas e Petronas).
Nel 829 Teofilo, allora sedicenne, divenne Imperatore e, non essendo ancora sposato, la matrigna Eufrosina organizzò una presentazione delle candidate spose. Tra queste scelse Teodora ed il matrimonio si tenne nella Basilica di Santa Sofia, a Bisanzio, nel 830.
Pur essendo Teofilo un protettore degli iconoclasti, Teodora mantenne segretamente una posizione iconodula. A seguito della morte dell’Imperatore Teofilo, il trono passò nell’842 al figlio Michele III il quale, essendo minorenne, venne posto sotto la reggenza di Teodora. L’Imperatrice, contraria alla politica iconoclasta, depose nel 843 il Patriarca Giovanni VII Grammatico e lo sostituì con l’iconodulo Metodio I, il quale condannò l’iconoclastia, ponendo fine al secondo periodo iconoclastico.
Teodora cercò di escludere il figlio Michele III dalla reggenza dell’Impero, e cercò di governare con l’aiuto di Metodio I e di Teoctisio. Ma nell’856, a seguito di un colpo di Stato condotto dal fratello Bardas, dovette rifugiarsi nel convento di Gastria, dove vennero esiliate anche le sorelle di Michele III, Anna e Maria. Teodora morì dopo l’assassinio di Michele da parte di Basilio I il Macedone, che sancì la fine della dinastia degli Amoriani.
Per la sua politica contraria all’iconoclastia, Teodora viene venerata come santa dalla Chiesa Ortodossa. La sua salma incorrotta è conservata a Corfù, nella città di Kerkyra, nella Cattedrale della Santa Madre di Dio Spiliotissa.

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