Il campione armeno racconta le sue emozioni per il Campionato Europeo Under 19 in Armenia
– L’Armenia quest’anno ospiterà le fasi finali del Campionato Europeo Under 19. La competizione si svolgerà dal 14 al 27 luglio in 3 stadi della capitale Yerevan, e sarà suddivisa inizialmente in due gironi. Il girone A è composto da Armenia, Italia, Portogallo e Spagna, mentre il gruppo B da Francia, Repubblica Ceca, Irlanda, Norvegia.
Henrikh Mkhitaryan, ambasciatore del torneo, ha raccontato le sue emozioni in un’intervista apparsa nel sito UEFA ufficiale dedicata alla competizione. Di seguito alcuni passaggi:
Cosa hai provato indossando per la prima volta la maglia dell’Armenia a livello giovanile, quando eri tu un under 19?
Ero molto orgoglioso. E’ sempre stato un onore per me giocare nella squadra della nazionale, specialmente perché giocavamo contro diverse squadre e giocatori. Era una grande esperienza per noi a quell’età, perché non avremmo giocato quel tipo di gare ogni settimana nel campionato armeno.
Parlaci della tua esperienza nell’Under 19. Cosa imparano i calciatori a quel livello?
Competi con avversari più forti di quelli che incontri nel campionato nazionale. A quel livello ho imparato che il calcio è più veloce e che devi prendere decisioni più rapide, siccome il tempo a disposizione per pensare è minore. Ti permette anche di capire qual è esattamente il tuo livello e cosa devi fare per migliorare.
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Qual’era il tuo calciatore preferito a quel tempo?
Zinedine Zidane. Era un Picasso in campo. Era incredibile con la palla, faceva magie.
Quanto è importante per il calcio armeno ospitare questa competizione?
In Armenia tutti amano il calcio. Penso che la gente sia molto felice di ospitare questa competizione essendo una grande opportunità di poter vedere le future stelle del calcio europeo.
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Lasciando da parte il calcio, cosa consigli ai tifosi ed ai calciatori di visitare durante il loro viaggio in Armenia?
L’Armenia è un Paese ricco di storia. E’ la prima nazione Cristiana del mondo e puoi visitare le chiese più antiche del mondo in tutto il Paese, come Khor Virap, Tatev, Geghard o Noravank, così come il tempio pagano di Garni, e molti altri posti.
C’è un momento particolare di cui sei orgoglioso nella tua carriera internazionale?
Non mi piace lodarmi. Qualsiasi cosa faccio, la faccio con piacere. Quando la mia carriera calcistica finirà, penserò a quello che mi avrà reso più orgoglioso. Sono orgoglioso della persona che sono diventato, di quello che ho raggiunto e di dove sono adesso.

(Fonte: UEFA programmes)