Castello di Lampron – Porte della Cilicia
Il castello di Lampron è un’antica fortezza a guardia delle Porte della Cilicia, l’antico percorso che permetteva di accedere alla città di Tarso e alla pianura della Cilicia. L’antica via attraversa una stretta gola che taglia le montagne del Tauro a più di 1.000 metri di quota, ed era anticamente percorribile solamente dopo lo scioglimento delle nevi.
Il controllo delle valli ad est delle Porte della Cilicia era quindi cruciale per evitare le invasioni.
Quando il castello fu costruito, la sicurezza era di fondamentale importanza; l’accesso al castello era possibile solamente attraverso ripidi gradini scavati nella roccia, attraverso un percorso tortuoso protetto da alte mura e solide torri.
Nel medioevo, il castello era la dimora della famiglia nobiliare armena degli Hetumidi, di cui faceva parte la Regina Keran, madre dell’Imperatrice bizantina Maria Doukaina Paleologa (1278-1333).
La dinastia degli Hetumidi iniziò grazie ad Aitone (Hetum) I, che divenne Re nel 1226 dopo aver sposato Zabel (Isabella), figlia di Leone II (che non ebbe discendenti maschi).
Il contatto con i Crociati introdusse molti elementi occidentali nella società armena: un governo simile al sistema feudale, l’alleanza con il Papa ed alcune modifiche all’alfabeto armeno per adeguarlo alle parole di origine francese.
La dinastia Hetumide ha governato la Cilicia (che all’epoca si chiamava Piccola Armenia) fino al 1341, quando Leone V fu assassinato dai suoi baroni. Fu sostituito da Costantino IV (Guido di Lusignano), un parente del Re di Cipro. Il Regno Armeno finì i suoi giorni nel 1375, quando i mamelucchi presero il controllo dell’intera Cilicia, compresa Lampron.
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