Il vice-Presidente del Parlamento armeno ricorda ad Aliyev i riferimenti all’Armenia degli antichi filosofi
YEREVAN, 7 giugno, ARMENPRESS. Il vice-Presidente dell’Assemblea Nazionale dell’Armenia, Eduard Sharmazanov, ha risposto all’annuncio del presidente azero Aliyev secondo cui, presumibilmente, non solo l’Artsakh (Nagorno Karabakh), ma anche la maggior parte del territorio della Repubblica di Armenia sono storicamente terre azere. “Recentemente Aliyev ha fatto un annuncio in cui, per usare un eufemismo, distorcendo la storia, ha sfidato né più né meno antichi filosofi come Strabone, Polibio, Dione Cassio, Plutarco, Tolomeo. Egli cerca addirittura di sfidare l’affidabilità dell’enciclopedia britannica e la “Storia del Mondo” dell’Edizione Accademica dell’URSS affermando che non solo Artsakh, ma tutto il territorio che si estende da Syunik a Yerevan è terra azera”, ha riferito Sharmazanov, aggiungendo che non ci sarebbe la necessità di commentare una dichiarazione così ridicola, se non fosse che il suo autore è il leader di uno Stato.
Sharmazanov ha citato l’antico scrittore Strabone, che scriveva che il fiume Aras (Araxes) divideva l’Armenia e Atropatene (un antico regno ellenistico,ndr) dal sud.
Il vice-Presidente del Parlamento armeno ha inoltre citato una serie di altri scrittori antichi comprovanti che l’Armenia esisteva almeno migliaia di anni fa e che occupava un territorio molto più grande della Repubblica di Armenia e dell’Artsakh di oggi.
Ha anche fatto riferimento alle opere scientifiche di A. P. Novoseltsev, che, esaminando le opere di scrittori antichi, ha affermato che non solo Artsakh è una terra armena, ma anche Utik (attualmente in Azerbaigian). E cosa fanno gli azeri qui?
Eduard Sharmazanov ha invitato a rivolgersi a Wikipedia, alle voci riguardanti le origini dei popoli azero–turchi. “E dove è la patria di popoli turchi?” Chiede retoricamente Sharmazanov, “sono le steppe tra i monti Altai e l’Asia centrale”.
Sharmazanov ha ricordato che uno stato chiamato l’Azerbaigian è emerso sulla mappa mondiale solo nel 1918 a seguito della conquista turca. Ha raccomandato il presidente azero di esaminare una delle mappe più antiche oggi esistenti a Roma. “Potrà vedere i confini dell’Impero romano insieme all’Armenia Storica e all’Artsakh, così come l’Iran”, ha detto Sharmazanov.
Concludendo il suo discorso, Sharmazanov ha dichiarato che la storia non perdona coloro che cercano di deformarla, gettandola in una discarica.
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