Armeni leggendari: Avo Uvezian
– Di armeni famosi ne è pieno il mondo, ma alcuni, sebbene poco conosciuti alle masse, emanano il forte profumo di leggenda.
Uno di questi, purtroppo, è passato a miglior vita pochi giorni fa, il 24 marzo. Si tratta di Avo Uvezian, musicista ed imprenditore statunitense, nato nel 1926 a Beirut da una famiglia di musicisti armeni. In gioventù imparò le lingue e la musica, formando una banda jazz, The Liban Boys, molto conosciuta in tutto il Medio Oriente, tanto da diventare uno tra gli intrattenitori personali dello Scià.
Nel 1947 si trasferì negli USA, e a New York iniziò a suonare con diversi gruppi jazz. Negli anni successivi compose diverse canzoni, ma una tra tutte divenne in seguito una canzone famosissima del mitico “The Voice”, Frank Sinatra. Si tratta di “Broken Guitar”, composta negli anni ’60 e fatta ascoltare a Sinatra, il quale ne rimase entusiasta e la volle rendere sua, ma a condizione di cambiarne le parole. Il problema, però, fu che poco tempo prima Avo diede il pezzo ad un suo amico tedesco, Bert Kaempfert, per farlo pubblicare in Germania. Secondo Avo, Bert si era appropriato del brano, intascando quindi tutti i proventi derivati dalla vendita dei diritti. La versione di Avo, anche se non riconosciuta ufficialmente, è considerata attendibile dagli esperti di musica.
Ma, come a volte succede, quando si chiude una porta se ne apre un’altra.
Infatti, negli anni successivi, Avo continuò a suonare con la sua band in giro per il continente americano, da Puerto Rico alla Repubblica Dominicana. Durante i concerti, aveva l’abitudine di offrire dei long filler ad amici e clienti. Da qui gli venne l’idea di venderli invece di offrirli, e, poco dopo, di produrli direttamente.
Nel 1988 iniziò la sua collaborazione con Hendrik Kelner, master blender Davidoff. Dopo un inizio di attività difficoltoso, nel 1995 la sua produzione decollò grazie ad un accordo con la stessa Davidoff, che si impegnò ad acquistare i suoi sigari con l’assoluta garanzia della qualità produttiva.
Al giorno d’oggi, i suoi sigari sono tra i più premiati tra i blend di tutto il mondo. La scomparsa di questo mito della musica e dei sigari, probabilmente, contribuirà a far diventare i sigari AVO ancora più “leggendari”.
(Fonti: La Stampa, Cacciaoggi)