YEREVAN, 26 luglio (Armenpress) – In un’intervista ad “Armenpress”, il portavoce del Presidente della Repubblica Autonoma del Nagorno-Karabakh, Davit Babayan, ha affermato che la situazione politica interna dell’Azerbaigian contribuisce alle azioni dei soldati azeri lungo il confine con il Karabakh.
“In generale, il comportamento dell’Azerbaigian lungo i confini non è direttamente collegato a nessuna circostanza, ma mostra la sua vera essenza. E cioè che lo Stato azero è uno Stato terrorista e fascista, e come tale deve comportarsi”, ha riferito Babayan, aggiungendo che le riforme costituzionali in Azerbaigian sono un’ulteriore impulso a determinati comportamenti contro gli armeni. Sulla base di tali riforme il potere nelle mani del Presidente azero saranno ulteriormente rafforzati, prolungando il mandato fino a 7 anni ed eliminando ogni restrizione al numero di rielezioni, facendo nascere malumori all’interno della società civile. Sempre secondo Babayan, inoltre, il governo azero sta cercando di spostare l’attenzione degli azeri verso il “nemico straniero” come causa dei problemi interni, cioè verso gli armeni che vivono nel Nagorno-Karabakh. In tal modo la speranza è di far rinascere un nuovo nazionalismo azero per “legittimare il loro bottino”.
Infine, Davit Babayan ricorda che nonostante quello che sta accadendo a Baku, la parte Armena è pronta. “Le nostre armate devono essere sempre forti, la nostra società sempre unita. Solo così sarà impossibile sconfiggerci”, ha concluso.
[Traduzione dall’originale di Fabrizio Di Paolo]
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