Biden:”Gli orrori non si ripetano più”
— Washington, 24 aprile 2021: Giornata storica per gli armeni di tutto il mondo. Come preannunciato, il 24 aprile, in occasione del Giorno della memoria, il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha scandito la fatidica parola “Genocidio” per indicare il massacro perpetrato ai danni di più di un milione e mezzo di armeni per mano del governo turco durante la Prima Guerra mondiale. Gli Stati Uniti si uniscono ad una trentina di altri Stati, compresa l’Italia, che ha ufficialmente riconosciuto il Genocidio armeno, definito come sistematica deportazione ed eliminazione degli appartenenti all’etnia armena allora abitanti delle regioni orientali dell’Impero Ottomano in via di disgregazione.
Grande soddisfazione da parte del primo ministro armeno Nikol Pashinyan, che ha definito le parole di Biden come un “passo potente”, compiuto da uno dei Paesi più potenti ed influenti al mondo.
Non si è fatta attendere la reazione turca, affidata al ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu, secondo cui “La Turchia non ha lezioni da prendere da nessuno sulla propria storia”.
Dopo il suo discorso, Biden ha precisato in una dichiarazione scritta di non voler “incolpare qualcuno, ma per assicurarci che quanto accaduto non si possa ripetere”, probabilmente per non gettare ulteriore benzina sul fuoco. Concludendo con la volontà di “incoraggiare l’Armenia e la Turchia nel ricercare una riconciliazione e una normalizzazione dei rapporti”.