Byron e i Mechitaristi
– Nel 1816, George Gordon Byron, stanco della vita turbolenta a Venezia, si reca sull’Isola di San Lazzaro, nel monastero dei Mechitaristi. Scriveva in una lettera:”Per divertimento ogni giorno studio la lingua armena nel monastero. Ho scoperto che dovevo tenere occupata la mia mente con qualcosa di difficile, così ho scelto la cosa più difficile da fare nel tempo libero. Questa lingua così ricca riesce a premiare enormemente chi inizia a studiarla.”
Arrivato sull’Isola per mera curiosità, Byron raccontava:”Sono rimasto impressionato, come forse gli altri viaggiatori, dalla vita monastica della comunità, senza vizi”.
Il pittore di origine armena Ivan Aivazovsky ha dedicato addirittura una tela all’arrivo di Byron sull’Isola di San Lazzaro.

Dopo aver studiato per 6 mesi l’armeno antico insieme a Padre Harutyun, Byron scrive una “Grammatica della lingua armena ed inglese”.
Una delle frasi più famose di Byron sulla lingua armena è la seguente:”Ho imparato la lingua degli armeni…per capire come e con quale linguaggio parlavano gli dei…la lingua armena è il linguaggio degli dei…e l’Armenia è il luogo di nascita degli dei”.
Come segno di gratitudine verso il poeta inglese, in Armenia c’è una statua dedicata a lui. Inoltre, a Yerevan c’è una strada e a Gyumri una scuola intitolata a Byron.
Nel 2012, una delle discendenti del poeta, Robin Byron, ha visitato l’evento “Yerevan – Capitale Mondiale del Libro 2012”.
(Fonte: SputnikArmenia)
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