Trovata necropoli nella città di Urfa (Edessa) – Forse le tombe della famiglia del Re Abgar V?
– Una delle più grandi necropoli del mondo è stata rinvenuta ai piedi del castello di Urfa, nell’attuale Turchia (l’antica Edessa). Nella necropoli sotterranea sono state ritrovate numerose tombe e mosaici.
Gli archeologi turchi ritengono che le tombe possano appartenere alla famiglia del Re Abgar V, famoso per la leggenda dello scambio epistolare con Gesù.
Abgar V fu reggente del Regno di Osroene, con capitale Edessa, in un primo periodo dal 4 a.C. al 7 d.C., e successivamente dal 13 al 50. La prima notizia ci giunge da Eusabio, che raccontò di aver trovato negli archivi di Edessa un testo siriaco con la trascrizione di tale corrispondenza. La leggenda narra che Abgar V, al tempo molto malato, saputo dell’esistenza di Gesù, gli scrisse per essere guarito dalla malattia. Gesù gli rispose che gli era impossibile lasciare la Palestina, ma che dopo la sua Ascensione avrebbe mandato un discepolo presso di lui. Una delle storie riguardanti questo episodio racconta che Gesù non gli rispose tramite una lettera scritta, ma parlò direttamente con il misso, il quale, al suo ritorno, fece un ritratto di Gesù, l’Immagine Edessena (mandylion), ritenuta miracolosa. Alcuni storici pensano che questa immagine coincida con la Sacra Sindone di Torino. In tal caso, non si tratterebbe di un ritratto, ma di immagine acherotipa, cioè non prodotta da mano umana.
Un’altra fonte storica racconta dell’Apostolo Tommaso che, dopo l’Ascensione di Gesù, si recò ad Edessa, dove convertì Addai, successivamente noto come Taddeo di Edessa e venerato come Santo, il quale guarì il Re Abgar V e lo convertì a sua volta.
Non si sa molto delle origini del re Abgar, ma viene a volte indicato come un re arabo, a volte come un re armeno.
(Fonti: Ancient-Origin, Hurriyet Daily News, Santi e Beati)