Re Vachagan III il Pio, l’ultimo re Armeno dell’Albania Caucasica
Restaurazione del Regno Armeno nelle “terre orientali d’Armenia” e la costituzione armena
– Nel 387 d.C. il Regno della Grande Armenia è stato spartito tra l’Impero Romano d’Oriente (l’Impero Bizantino) e la Persia. La parte orientale dell’Armenia era nella sfera di influenza dei persiani e i re armeni continuarono a governare fino al 428, quando l’ultimo re armeno, Artashes III, è stato deposto e l’Armenia fu unita completamente all’Impero sasanide. Al fine di indebolire ulteriormente l’Armenia, le sue provincie orientali, Utik, Artsakh e Paytakaran, furono unite con l’Albania Caucasica, anch’essa provincia sasanide.

Innumerevoli autori medievali annotarono che il territorio ad est del fiume Kur era la “vera” Albania, mentre le provincie di Utik, Artsakh e Paytakaran erano conosciute da tutti come le provincie orientali armene, forzatamente unite al territorio albano. Il fatto che il confine tra Albania e Armenia fosse il fiume Kur era stato sottolineato da molti autori classici, come Tolomeo o Strabone.
Lo scrittore e storico del XIX secolo Abbasgulu Bakikhanov, accreditato come lo scrittore della storia moderna di quella che oggi chiamiamo “Azerbaigian” (ma non lo fu nella realtà, in quanto comprendeva sia Armenia che Albania Caucasica, mentre sappiamo che l’attuale Stato azero era una provincia iraniana chiamata Arran, e l’Azerbaigian storico era al di sotto del fiume Araxes, nel Nord della Persia) ha osservato che le sponde a destra del fiume Kur, fino alla sua confluenza col fiume Araxes, appartenevano all’Armenia. A nord del fiume Kur vivevano diverse tribù fino al Caucaso.
Anche dopo l’incorporazione delle tre provincie nel territorio sasanide dell’Albania le popolazioni rimasero a larghissima maggioranza armena, come testimoniato da molti documenti, monumenti ed iscrizioni arrivate fino a noi dall’epoca medievale.

Intorno al 480 d.C., un re armeno di nome Vachagan III, restaurò un regno armeno nelle provincie di Utik, Artsakh e Paytakaran, istituendo come capitale la città di Giwtakan. Durante il suo regno, intorno al 500 d.C., il re Vachagan III riunì un Ašxarhažołov (cioè il Consiglio Supremo dell’antica Armenia, che comprendeva i rappresentanti di tutte le classi sociali), il quale definì la prima Costituzione Armena, composta da 21 articoli. Questo documento unico risale quindi a 1500 anni fa. La Costituzione fu adottata attraverso una forma di democrazia diretta. La prima bozza della Costituzione fu inviata a tutte le contee del regno, e infine il re convocò un nuovo Consiglio Supremo che accettò di adottare la Costituzione attraverso un referendum. E’ interessante notare che il Consiglio era presieduto non dal re, ma da un capo militare, il quale era tenuto in grande considerazione per il suo eroismo.
Il regno di Vachagan III venne registrato dallo storico armeno del X secolo, Movses Kalankatuatsi. Il noto studioso S. V. Yushkov ha sottolineato che il territorio di “Aghuank” si trovava in Armenia, e non in Albania Caucasica. Il regno armeno di Vachagan venne riconosciuto anche dallo Scià di Persia. Durante il suo regno, vennero istituite scuole, ospedali e monasteri. Grazie alla sua devozione per il regno e per la gente venne soprannominato “il Pio”.
(Fonte: Gevork Nazaryan, Armenologo e Storico)
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