Previsioni catastrofiche per l’Azerbaigian: nel 2016 l’economia crolla del 2.8%
Gli esportatori di Oil&Gas dall’Azerbaigian riportano che quest’anno l’economia del Paese subirà una contrazione del 2.8%, correggendo drammaticamente al ribasso le previsioni precedenti, che davano l’economia in crescita del 1.8%.
La causa è da ricercarsi nel crollo dei prezzi dei prodotti petroliferi, la principale risorsa da esportare all’estero. La debolezza delle valute dei Paesi acquirenti ha fatto il resto.
Il ministro dell’Economia azero riferisce che la precedente previsione era collegata al prezzo del petrolio al barile previsto per il 2015, che era di circa 64$ al barile. Attualmente “Azeri Light”, il petrolio scambiato dall’Azerbaigian, è quotato a 52$ al barile.
Il petrolio contribuisce al 75% delle entrate statali, e al 45% del PIL azero, per cui la caduta del prezzo del greggio ha inciso enormemente sull’economia del Paese.
La risposta dell’Azerbaigian è stata quella di tagliare il prezzo base del greggio al barile fino a 25$, tentando di controllare le fluttuazioni della valuta. La banca centrale ha aumentato il suo tasso di rifinanziamento dal 9.5 al 12%, il secondo rialzo nel giro di un mese.
Alcune banche commerciali hanno limitato la vendita di valuta pregiata, facendo crescere la paura di una svalutazione.
L’FMI ha previsto nel 2016 un calo del 2.4% del PIL azero, mentre la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo prevede un calo fino al 3%.
(Fonte: Reuters)