Il padre della PET: Michel Ter-Pogossian
Nato a Berlino il 21 aprile 1925, Michel Ter-Pogossian, figlio di genitori armeni sopravvissuti al Genocidio, è considerato il padre della PET, vale a dire della tomografia ad emissione positronica. Trasferitosi in Francia con la famiglia, durante la giovinezza Michel ha sviluppato una propensione molto acuta nella sperimentazione scientifica.
Conseguì due lauree scientifiche, una all’Università di Parigi nel 1943 e la seconda all’Istituto del Radio nel 1946.
Nel 1946 si trasferì negli Stati Uniti, spinto dalla preoccupazione del padre per il suo coinvolgimento nei movimenti di resistenza francese contro i nazisti.
Ter-Pogossian fu attratto dall’Università di Washington grazie alla fama del premio Nobel per la Fisica A. Compton, che all’epoca ne era il cancelliere. Nel 1950 conseguì il dottorato in Fisica Nucleare, ed entrò come ricercatore nell’Istituto Mallinckrodt. Nel 1973 divenne capo della divisione di Scienze Radiologiche del Mallinckrodt. Nel 1990 lasciò i suoi incarichi amministrativi per dedicarsi al grande amore della sua vita: la ricerca.
Morì nel 1996 a Parigi per un attacco di cuore.
Tra i suoi maggiori risultati, Ter-Pogossian può essere sicuramente riconosciuto internazionalmente come il “padre della PET”. Nei primi anni ’70, condusse un gruppo di ricercatori di vari campi (fisici, chimici, scienziati) che elaborò il concetto di tomografia ad emissione positronica. La PET riesce a mostrare le attività metaboliche in varie regioni degli organi e dei tessuti, grazie alla quale gli scienziati hanno potuto incrementare la conoscenza dei processi biologici di base e migliorare la capacità di diagnosi delle malattie.
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