Uffizi: la Regina d’Armenia di Mario Balassi (sec. XVII)
– A seguito di approfondite indagini, il dipinto qui rappresentato è stato rivalutato completamente dallo studioso Federico Berti, che ne ha assegnato la paternità al pittore Mario Balassi (1604 – 1667). In precedenza, il dipinto si credeva fosse stato eseguito dal pittore tardo cinquecentesco Jacopo Ligozzi, ed il soggetto identificato negli anni come Caterina de’ Medici, Margherita Gonzaga, Maria de’ Medici, Camilla Martelli, Virginia de’ Medici. Le ultime due donne trovavano giustificazione nel particolare della “cinta d’oro di ventiquattro compassi”, appartenuta ad entrambe.
Dopo approfondite indagini documentali, Berti è giunto alla conclusione che il soggetto in realtà fosse opera di fantasia, ma riferita ad una generica “Regina d’Armenia”, come indicato in una nota archivistica del Settecento.
Il particolare della “cinta”, molto probabilmente, era stato copiato da opere precedenti, che avevano ispirato anche il vestito della donna ritratta. Il viso, invece, è stato totalmente inventato.
La paternità del quadro, infine, è stata attribuita al Balassi grazie ad alcuni particolari stilistici nella parta alta del dipinto, riconosciuti dallo studioso.

(Fonte: Uffizi.it)