“Nairyan Vocal Ensemble” rende la musica di Komitas accessibile a tutti
– YEREVAN: A volte anche i capolavori e i “mostri sacri” della musica traggono grande giovamento da una rivisitazione delle proprie opere.
E’ il caso del gruppo canoro (ensemble) Nairyan, nato quasi casualmente grazie ad uno dei programmi culturali del Mughdusyan Art Centre, di Yerevan, impegnato principalmente nell’organizzazione di corsi per bimbi sordomuti. Il gruppo “Nairyan Vocal Ensemble” è nato, quindi, nel 2015, in seguito all’interesse di cinque giovani cantanti armene, innamorate dell’idea di far conoscere il canto classico armeno alla maggior parte delle persone.
Il gruppo si esibisce spesso in luoghi pubblici, anche senza preavviso, attraverso flashmob, il cui scopo principale è quello di far conoscere al grande pubblico la musica tradizionale armena, in particolare quella di Komitas, considerato uno dei maggiori musicisti della storia dell’Armenia.
Komitas, nato Soghomon Soghomonyan (1869-1935), era un monaco armeno già noto per il suo talento musicale fin dalla più tenera età. Si laureò in musicologia all’Università Federico Guglielmo, la più antica università di Berlino, nel 1899. Scrisse e pubblicò circa tremila canzoni, riadattate nei cori ecclesiastici della Chiesa Armena. Morì nel 1935 in un ospedale psichiatrico di Parigi, dove venne ricoverato nel 1919, a seguito del peggioramento delle sue condizioni psicofisiche, causate dal coinvolgimento diretto nel Genocidio degli Armeni del 1915.
Tornando all’ensemble, il gruppo è composto principalmente da 5 ragazze armene, Naira, Lena, Srbuhi, Diana e Anna. Solitamente il gruppo si esibisce cantando a cappella. Durante la partecipazione a diversi eventi canori hanno vinto diversi premi, come il primo premio al “GlobalFest”, miglior musica all'”ArtFest”, il Grand Prix al “GlobalArt”.
La direttrice artistica del gruppo, oltre che una delle componenti, Naira Mughdusyan, recentemente ha rilasciato un’intervista al sito di informazione in lingua armena Erit.am, raccontando l’inizio della loro avventura canora. Nell’intervista, Naira ha affermato che il nome deriva da una telefonata di congratulazioni fatta da Gohar Charents, al termine di uno spettacolo a cappella del gruppo, in cui la direttrice del museo dedicato al grande poeta armeno Charents le definisce “Nairians”.
A settembre del 2018 il gruppo è stato coinvolto in un programma di sensibilizzazione dedicato alle persone con problemi di udito, in particolare bambini, cantando le canzoni a cappella ed utilizzando anche il linguaggio dei segni.
Naira, continuando nell’intervista, ha affermato di voler respingere le melodie arabo-turche che influenzano la musica moderna armena, propagandando una riscoperta delle melodie originali della musica tradizionale armena, quella per l’appunto appartenuta a Komitas. E’ un modo di riscoprire l’identità nazionale, attraverso la musica dell’anima.
(Fonti: Erit.am, Canale Youtube Ufficiale Nairyan Vocal Ensemble, Pagina Facebook Ufficiale)
Chiedo gentilmente se riuscite a togliermi questa curiosità.
C’è una canzone di Komitas che si intitola Shushik. Una bellissima canzone.
Per caso il nome fa riferimento alla città di Shushi in Artsakh?
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